4 febbraio 2017: una data importante per il colosso bancario Unicredit ma anche per tutti i giovani laureati aspiranti ad un posto di lavoro in banca.
Dopo una lunghissima e durissima trattativa iniziata dal 10 gennaio tra i vertici di Unicredit e i sindacati Fabi, First, Fibac, Uilca, Ugil credito, Unisin e Sinfub, a seguito della lunga notte del 4 febbraio, è stato firmato l’accordo sul piano industriale Unicredit, denominato ‘Transform 2019“.
Unicredit: drastici tagli agli stipendi dei manager
Una delle principali novità che coinvolgono il gruppo Unicredit è il taglio degli stipendi d’oro dei vertici del gruppo bancario. Così, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Giuseppe Vita, sin dal primo gennaio 2017 ha visto ridotta di ben il 40% la sua remunerazione complessiva annua e, sul suo esempio, anche i vice presidenti Vincenzo Calandra Bonaura, Luca Cordero di Montezemolo e Fabrizio Palenzona hanno ridotto del 40% la loro speciale remunerazione connessa alla carica di amministratori.
Unicredit: tra esuberi e nuove assunzioni
Il piano ‘Transform 2019’, è il nuovo programma strategico dell’istituto bancario volto ad aumentarne il capitale e ad ottimizzarne le risorse.
Per il prossimo triennio, il piano individua numerosi esuberi con la conseguente necessità di procedere a licenziamenti volontari ed incentivati, individuati per ora in numero pari a 3.900 con la previsione di meccanismi di garanzia e di agevolazioni per l’uscita volontaria anticipata, quali piani di pre pensionamento su base volontaria e l’accesso al Fondo di solidarietà del settore finanziario.
Un turn over ed un ricambio generazionale avvertito come necessario dal gruppo di credito che al contempo annuncia di voler procedere a nuove assunzioni di personale, con l’annuncio della creazione di 2.000 posti di lavoro.
Le nuove assunzioni avverranno entro il 2019 e dei 2000 posti ben 1300 saranno riservati ai nuovi inserimenti, da effettuarsi attraverso prove e colloqui previo invio del curriculum nella sezione Lavora con Noi del sito Unicredit, e altri 600 posti deriveranno dalla conversione dei numerosi contratti di apprendistato o comunque a tempo determinato che coinvolgono numerosi giovani laureati nel settore bancario.
Stabilità e ricambio generazionale dunque sono gli obiettivi del colosso Unicredit Banca.
Martina Scarabotta
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